Dal “Giuramento” di Ippocrate al “Codice di Deontologia Medica”

Nel luglio 1989 il consiglio nazionale dell’ordine dei medici approvò il nuovo codice di deontologia medica. Il primo codice deontologico aveva visto la luce in Italia quasi sett’anni prima, nel 1912 ad opera dell’Ordine dei Medici di Torino. Come è noto, riflessioni di ordine etico e deontologico sono presenti in molte opere dei medici del passato. La pagina più celebre, giunta sino a noi dall’antichità, incentrata sui temi dell’etica medica è quella relativa al “Giuramento” di Ippocrate.
Il Codice di Deontologia Medica contiene i principi e le regole che sia il medico-chirurgo che l’odontoiatra, iscritti all’Albo, devono osservare nell’esercizio della professione.
Il comportamento del medico anche al di fuori dell’esercizio della professione, deve essere consono al decoro e alla dignità della stessa, in armonia con i principi di solidarietà, umanità e impegno civile che la ispirano. Il medico è tenuto a prestare la massima collaborazione e disponibilità nei rapporti con il proprio Ordine professionale. Il medico è tenuto alla conoscenza delle norme del presente Codice e degli orientamenti espressi nelle allegate linee guida, la ignoranza dei quali, non lo esime dalla responsabilità disciplinare. Il medico deve prestare giuramento professionale.